domenica 12 ottobre 2008

opinioni

"Mamma, come si dice ragno?"
"Ragnu"
"..."

ragno anzalóriga, arànzolu, cobesciada, ranzólu, survadura, log.; aragna, arranzolu, camp.; tarràncuru, sass.; tavagnò, tabarch.; aranya, algh.; r. velenoso: arza, log.; argia, camp. (da Vocabolario Sardo)

A Gonnosfanadiga lo chiamano "sa suiga" (spero si scriva così)

domenica 5 ottobre 2008

wishlist

non avere più malditesta
leggere un bel libro
dormire due giorni di seguito
mettere in ordine la casa e il giardino
stare avvolta in una copertina sul divano davanti al fuoco acceso

sabato 4 ottobre 2008

La città vecchia - De André














Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi
ha già troppi impegni per scaldar la gente d'altri paraggi,
una bimba canta la canzone antica della donnaccia
quello che ancor non sai tu lo imparerai solo qui tra le mie braccia.

E se alla sua età le difetterà la competenza
presto affinerà le capacità con l'esperienza
dove sono andati i tempi di una volta per Giunone
quando ci voleva per fare il mestiere anche un po' di vocazione.

Una gamba qua, una gamba là, gonfi di vino
quattro pensionati mezzo avvelenati al tavolino
li troverai là, col tempo che fa, estate e inverno
a stratracannare a stramaledire le donne, il tempo ed il governo.

Loro cercan là, la felicità dentro a un bicchiere
per dimenticare d'esser stati presi per il sedere
ci sarà allegria anche in agonia col vino forte
porteran sul viso l'ombra di un sorriso tra le braccia della morte.

Vecchio professore cosa vai cercando in quel portone
forse quella che sola ti può dare una lezione
quella che di giorno chiami con disprezzo pubblica moglie.
Quella che di notte stabilisce il prezzo alle tue voglie.

Tu la cercherai, tu la invocherai più di una notte
ti alzerai disfatto rimandando tutto al ventisette
quando incasserai delapiderai mezza pensione
diecimila lire per sentirti dire "micio bello e bamboccione".

Se ti inoltrerai lungo le calate dei vecchi moli
In quell'aria spessa carica di sale, gonfia di odori
lì ci troverai i ladri gli assassini e il tipo strano
quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano.

Se tu penserai, se giudicherai
da buon borghese
li condannerai a cinquemila anni più le spese
ma se capirai, se li cercherai fino in fondo
se non sono gigli son pur sempre figli
vittime di questo mondo.


Sono passati dei mesi, ma uno spettacolo in una grotta, a Cagliari, mi ha fatto ripensare a Genova.

Potrei scrivere tanto, e non sarebbe mai abbastanza. A volte è meglio non dire nulla. Porto tutto dentro di me.


domenica 24 agosto 2008

Click click

Ho cliccato qui...
Questo è il risultato...

Hai 31 anni e 300 giorni
Sei nata di giovedì
In un fresco giorno d'Autunno
Da quando sei nata sono passati: 11623 giorni
Da quando sei nata sono passati: 382 mesi
Da quando sei nata sono passate: 1660 settimane
Compirai di nuovo gli anni fra: 65 giorni
Il tuo segno zodiacale cinese: Drago
Il tuo segno zodiacale : Scorpione
Il tuo pianeta : Marte e Plutone
Il tuo colore : Rosso e nero
La tua pietra: rubino, topazio
Il tuo numero base di nascita : 7


Il significato del tuo numero base
Avete una vita intellettuale molto intensa. Siete pieni di entusiasmo e di altruismo. Non fanno per voi attività che prevedono forti guadagni: il vostro campo deve avere a che fare con la cultura. Dovete puntare tutto sulla vostra più evidente qualità: l'intelligenza.


[...mumble mumble... l'intelligenza??]

sabato 5 luglio 2008

In fondo sono tranquillo come un autobus in panne

Forse sono depressa, persino la Bandabardò mi mette malinconia, anziché rallegrarmi. Anche se è ovvio che la malinconia non me la mettono loro, ma me la porto dentro.

Ho innaffiato la veranda e ho innaffiato anche me. Ho preso il sole in giardino cercando di studiare, ma il vicino sta tagliando l'erba o usando qualche altro rumorosissimo attrezzo.

Finirò di mettere in ordine, mi calmerò starò meglio ce la posso fare ce la farò.



On air: Povera Consuelo - Bandabardò

martedì 1 luglio 2008

"Tesoro... ho controllato su Wikipedia"

Amore:

Un cuore rosso, simbolo dell'amore

L'amore è un sentimento intenso, totalizzante e tendenzialmente esclusivo rivolto verso una persona, un animale, un oggetto, o verso un concetto, un ideale.

(Tratto da Wikipedia... il resto andatevelo a vedere da voi!)


P.S. è palese che mi sto esaurendo sui libri....................................




AGGIORNAMENTO

E dato che ci sono, l'ho controllato pure su Nonciclopedia! Nèèèè!!!

Amore:

“È quella cosa che fa scrivere delle minchiate assurde sulla frase personale di messenger”

(...)

LUI: Ho voglia di esplorare le tue risorse...installa le mie periferiche e mostrami la tua porta USB preferita cosicché io possa inserire la mia pen-drive da 23 GB

LEI: Si ma inserisci un anti-virus, mi raccomando la rimozione sicura dell'hardware....e stai attento a non trasferire nessun file!

LUI: Il mio hardware sta diventanto sempre più duro...ho voglia di sentire il tuo software...

LEI: Scaricami qualche aggiornamento e ti prometto che entrerai nei miei preferiti...

LUI: ma come faremo quando saremo lontani?

LEI: non ti preoccupare...io e te abbiamo una connessione wireless a banda larga!

LUI: Sali sul mio cavallo di Troia adesso e non pensiamo ad altro

LEI:ma che dici!Sai che è pericoloso!

LUI: Non ti preoccupare...mi chiamano tutti NORTON!

LEI: Oh Norton...ti amo il mio sistema operativo ti appartiene!

LUI: ti amo anch'io non formatterò mai il nostro amore!


(tratto da qui ihihihihih)


mercoledì 25 giugno 2008

E adesso la pubblicità: "Otto" di e con Carla Vitantonio

Il Teatro dell'Elefante



presenta
"ExtraBarrito ": aperitivo di inizio estate!
Quattro serate di musica, teatro ed aperitivi!


Prosegue la rassegna "Extrabarrito ": aperitivo di inzio estate al Teatro dell'Elefante
venerdì 27 e sabato 28 Giugno va in scena Carla Vitantonio,
da Bologna a Cagliari per presentare
"Otto, ovvero Per il diritto alla rabbia ", divertente monologo al femminile sul precariato, non solo lavorativo.

le serate, con inizio alle 21,00, si svolgono presso la sede delTeatro dell'Elefante, in via Santa Croce 49 a Cagliari.
Il costo dellospettacolo, comprensivo di aperitivo, è di 10 euro, è gradita laprenotazione


teatroelefante@gmail.com
www.teatrodellelefante.com


Breve presentazione dello spettacolo


…nei passati otto anni ho fatto, in ordine sparso e ripetutamente, la cameriera al banco, la barista, la venditrice di multiproprietà, la valletta, la telefonista, la baby-sitter, l’insegnante privata, la segretaria, l’impiegata, la bibliotecaria, la commessa, la distributrice di giornali, la distributrice di volantini, la distributrice di gadgets, la cavia al dipartimento di psicologia, la redattrice, la promoter nei supermercati, il capro espiatorio in un ufficio particolarmente problematico, l’interprete, l’esperta (o quasi) di consumo sostenibile, la donna sandwich…”

otto è uno spettacolo che rivendica il diritto a chiamare le cose con il loro nome. Otto non usa la dicitura car* per indicare entrambi i generi. Otto non crede alle pari opportunità, ma ci spera. Otto non parla di flessibilità ma di precarietà strutturale. Otto non è autobiografico, però nasce dall’osservazione del reale.

Otto è in bilico.

Che se un contratto regolare è un favore, se una casa (e non una stanza) in affitto è un privilegio, se una casa di proprietà è un lusso sfrenato, incazzarsi, almeno, sarà un diritto?

martedì 10 giugno 2008

l'amore ai tempi di internet (ovvero, non so che titolo mettere)

"Tesoro, mi ami?"

"Aspetta, controllo su Wikipedia"

domenica 27 aprile 2008

Home (Depeche Mode)

Here is a song
From the wrong side of town
Where I'm bound
To the ground
By the loneliest sound
That pounds from within
And is pinning me down

Here is a page
From the emptiest stage
A cage or the heaviest cross ever made
A gauge of the deadliest trap ever laid

And I thank you
For bringing me here
For showing me home
For singing these tears
Finally I've found
That I belong here

The heat and the sickliest
Sweet smelling sheets
That cling to the backs of my knees
And my feet
But I'm drowning in time
To a desperate beat

And I thank you
For bringing me here
For showing me home
For singing these tears
Finally I've found
That I belong

Feels like home
I should have known
From my first breath

God send the only true friend
I call mine
Pretend that I'll make amends
The next time
Befriend the glorius end of the line

And I thank you
For bringing me here
For showing me home
For singing these tears
Finally I've found
That I belong here

sabato 1 marzo 2008

Il solito sesso

Più l'ascolto, più mi piace.
E la versione con Paola Turci e Marina Rei è bellissima :-)



Ciao, sono quello che hai incontrato alla festa,
ti ho chiamata solo per sentirti e basta…
sì, lo so, è passata appena un’ora, ma ascolta:
c’è che la tua voce, chissà come, mi manca.
Se in quello che hai detto ci credevi davvero,
vorrei tanto che lo ripetessi di nuovo…
dicono che gli occhi fanno un uomo sincero,
allora zitta, non parlarmi nemmeno.
Posso rivederti già stasera?
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
Perché, sai, non capita poi tanto spesso
che il cuore mi rimbalzi così forte addosso,
ed ho l’età che tutto sembra meno importante,
ma tu mi piaci troppo e il resto conta niente.
Dillo al tuo compagno che ci ha visti stanotte:
se vuole può venire qui a riempirmi di botte!
Però sono sicuro che saranno carezze,
se per avere te vicino almeno servisse.
Posso rivederti già stasera?
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
Chiuderò la curva dell’arcobaleno
per immaginarlo come la tua corona,
e con la riga dell’orizzonte in cielo
ci farò un bracciale di regina…
ma se solo potessi un giorno
vendere il mondo intero
in cambio del tuo amore vero!
Sai, qualcosa tipo “cielo in una stanza”
è quello che ho provato prima in tua
presenza…
dicono che gli angeli amano in silenzio,
ed io nel tuo mi sono disperatamente perso.
Sento che respiri piano in questa cornetta…
maledetta, mi separa dalla tua bocca!
Posso rivederti già stasera?
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
Correrò veloce contro le valanghe
per poi regalarti la fiamma del vulcano,
respirerò dove l’abisso discende
e avrai tutte le piogge nella tua mano…
ma solo potessi un giorno
vendere il mondo intero
in cambio del tuo amore vero!
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
Ora ti saluto, è tardi, vado a letto…
Quello che dovevo dirti, io te l’ho detto.



AGGIORNAMENTO: e la versione fatta con Elio? Parliamone...

venerdì 29 febbraio 2008

29 febbraio

Il bue che dice cornuto all'asino...
... i buoi che dicono cornuto all'asino...



(morivo dalla voglia di scrivere un post datato 29 febbraio... non capita tutti gli anni! :-P)

giovedì 28 febbraio 2008

che ridere!



Elio è geniale :-D

(Totò sei un mitooo! :-P)


AGGIORNAMENTO.
Io: "La canzone non si capisce"
Nuccia: "Ma sì che si capisce! L'amico della Tatangelo ha personalità multiple prima trans poi gatto poi etero poi mago"

venerdì 22 febbraio 2008

O forse...

Il blog piange... avrebbe bisogno di più cure, di più attenzioni, di più post.
Non che non abbia nulla da dire, ma non ho voglia, o non ho tempo di dirlo. O forse non penso che sia necessario dir qualcosa. O forse direi sempre le stesse cose. O forse direi cose che altre persone hanno già detto meglio di come potrei dirle io. O forse mi lamenterei di alcune cose che mi circondano (e non vale certo la pena stare a pensarci troppo).
O forse...

Ho fame, ho l'ansia da studio e la pausa è finita.

venerdì 1 febbraio 2008

Biomassa

http://www.biomassa.com/

altalenante

Oscillo violentemente tra un sentimento ed il suo opposto.

giovedì 31 gennaio 2008

Carnevale 2007

Quest'anno nessuna esperienza con il Carnevale, purtroppo.
Riciclo il post dell'anno scorso, perché lo avevo pubblicato sull'altro blog, e perché, a ripensarci ora, ci fu qualcosa di profetico!! :-D

(post del 18 febbraio 2007)

Signore e signori….
Compagni e compagne….. ;-P

Cittadini e cittadine…
Non trovo parole che rendano giustizia alla mia euforia.

O meglio… non ho trovato parole che rendessero giustizia alla mia euforia di domenica scorsa, durata anche nei giorni seguenti…. Perciò la nascita que
sto post è stata un po’ travagliata, sapevo ciò che volevo scrivere, ma non riuscivo a scriverlo…. Alla fine ho deciso di pubblicare quell’accozzaglia di pensieri che bussava sul mio cranio per uscire fuori….
Rinuncio ad un racconto dettagliato (…) e faccio spazio alle sensazioni! :-)

Poco più di una settimana fa, Totò & my brother mi hanno fatto saper
e – da Palermo!! – che domenica 11, a Cagliari, si sarebbe svolta una sfilata con le maschere della tradizione etnica sarda.
Ho subito cercato conferma della notizia su Internet, e ho letto i nomi dei gruppi dei vari paesi che avrebbero dovuto partecipare: i Mamuthones di Mamoiada, i Thurpos di Orotelli, i Mamutzones di Samugheo, i Boes e Merdules di Ottana, Sos Tumbarinos di Gavoi, S’Urthu di Fonni, S’Urzu e Sos Bardianos di Ulatirso, Sos Maimone
s di Olzai e di Lodine, Su Bundu di Orani, Sos Colonganos di Austis, Su Thurcu di Ollolai, Is Mustaionis di Sestu e Is Xrebus di Sinnai, le maschere da gatto di Sarule e quelle da cavallo di Neoneli, Su Coligori di Tonara; i travestimenti di Lodè, Oniferi e Ortueri.
Confesso una cosa di cui non sono per niente orgogliosa: conosco pochissimo riguardo le tradizioni della mia bellissima Isola, tanto è vero che mi riprometto sempre di r
imediare a questa mia mancanza… Morale della favola: tra tutti i gruppi nominati, praticamente conoscevo solo i Mamuthones e, tra l’altro, li avevo visti solo alla tv. Non avevo dubbi sul fatto che tra le altre maschere ce ne fossero altre spettacolari, quindi sono andata là con il desiderio di vedere i Mamuthones, e piena di curiosità per tutto il resto.
Quando io e Nuccia siamo arrivate in via Roma, la sfilata era già iniziata…

Quando ci siamo rese conto di aver perso qualcosa (siamo rimaste prigioniere del traffico!), siamo corse verso la folla, giusto in tempo per vedere il corteo di
Boes e Merdules , bue e padrone, uomo e bestia, legati da una fune, inesorabilmente. Hanno dato vita a scene emozionanti, con il bue che si sdraiava per terra rifiutandosi di andare nei campi a lavorare, mentre il "merdule" lo spronava con un bastone…
Con loro c’era anche “Sa filonzana”, una sorta di Parca della morte, di cui ho pubblicato qua sotto la foto…

Come inizio, non c’era male!

Nuccia sembrava una trottola impazzita…la vedevo lanciarsi in mezzo alle maschere, e trottare da una parte all’altra, per scattare delle fotografie meravigliose…

In mezzo alle rappresentazioni più “serie”, che suscitavano in me un rispett
o quasi mistico, c’erano altri gruppi che facevano scherzi, o che facevano ridere a più non posso. Alcuni indescrivibili (letteralmente: non saprei davvero in che modo descriverli!!)
Ho riso come una matta quando i ragazzi
(uomini?! Impossibile stabilirlo con certezza, per via delle maschere!) del gruppo “Su Bundu” di Orani ci hanno inseguite con il forcone… quando uno degli "Urthos e Buttudos" di Fonni (sempre che io non stia prendendo l'ennesima cantonata.....) è venuto a tingermi la faccia con le sue mani nere, annerite con il sughero bruciato..

Vorrei descrivere tutto, ma non conoscevo i gruppi, e comunque non sono in grado di fare descrizioni dettagliate… e, soprattutto, le emozioni che ho provato vanno al di là di qualunque descrizione io possa riuscire a farne.
I Mamuthones mi hanno veramente emozionata. Non è possibile descrivere cosa si prova a sentire lo strepito dei campanacci fatti suonare all’unisono, con i loro movimenti cadenzati… l’emozione tra noi spettatori era quasi palpabile. Eravamo tutti sbalorditi e silenziosi. In quel momento non c’era nient’altro. Non sentivo nient’altro. Solo il tintinnio delle campane/campanacci. Loro sono arrivati per ultimi, a chiudere la sfilata. Avrei voluto che non finisse mai.


(“I Mamuthones e Issohadores provenienti da Mamoiada che caracollano lenti al ritmo di una danza ubriacante, sacra e malinconica, rivolta a scacciare gli spiriti maligni da persone e armenti, incedono fra la gente che li adora tanto da voler essere uno di loro; le maschere cupe producono nel silenzio un unico e intenso strepito di campanacci in un rito inebriante di misteriosità.”)

I Mamuthones erano accompagnati dagli Issòhadores, armati di soha (laccio)… ma io non sapevo che con il lazo prendessero di mira le ragazze! Così, all’improvviso, mi son ritrovata “accalappiata”, e l’Issòhadore mi ha detto “Auguri”… io sorridevo, felice, e non avevo ancora capito niente. Pensavo solo a quanto fossero bravi con quel laccio.
Quando dico a Nuccia che mi avevano appena acchiappata, lei mi fa: “Allora ti fidanzi” e io: “Con lui??!!” “Non necessariamente..”

….E così, pare che essere prese da un Issòhadore sia di buon auspicio…
Poco dopo, sono stata acchiappata anche da un altro.
“Auguri”
“Grazie”
Io ero semplicemente felice. Felice con il mio volto sporco di nero, con tutte le emozioni che ancora stavo vivendo.
Mi sentivo come ebbra.


“Scanditi dal rintocco cadenzato dei campanacci, poi, la folla è esplosa in un fragoroso applauso al passaggio dei barbaricini Mamuthones, mentre gli Issòhadores che li accompagnavano non hanno mancato di prendere al lazzo le donne più belle che vedevano tra la gente. Apprezzate anche le maschere meno conosciute e quelle provenienti dal Campidano, mentre la festa in serata è continuata al suono di launeddas, organetti, fisarmoniche e con balli in piazza.” (da “L’Unione Sarda” di lunedì 12 febbraio)

Sul palco, davanti al Largo Carlo Felice, intanto, avevano iniziato a suonare. Senza quasi rendermene conto, ci siamo ritrovate in mezzo a tanti ragazzi che ballavano “su ballu tundu” (
ballo sardo )
Io non ne sono capace, ma, intanto, li osservavo affascinata – anche un po’ invidiosa! :-)
Era una festa meravigliosa.

Mentre andavamo via, percorrendo via Roma a ritroso, seduti ai tavolini dei bar sotto i portici c’erano tante delle maschere che hanno reso la sfilata così bella… anche solo vederli così era uno spettacolo…
Poi abbiamo visto due tipi con le pellicce bianche addosso, e la maschera sul volto, che andavano a braccetto, zoppicando e lamentandosi….e facendo scherzi ai passanti…

Mi sono sentita addosso, per la prima volta dopo tanti anni, lo spirito del carnevale, ma non il dovere di mascherarsi a tutti i costi, il dovere di divertirsi – in genere, nelle occasioni in cui ci si DEVE divertire, io non mi diverto affatto! – era proprio un divertimento spontaneo…divertimento allo stato puro.

Sono tornata a casa pervasa dal sacro fuoco dei Mamuthones
Come mi sono sentita domenica?
Felice, come sanno esserlo solo i bambini, capaci di stupirsi, perché guardano il mondo con occhi ancora innocenti.
Stupita, appunto.
Entusiasta.
Orgogliosa. Delle mie origini.
Piccola. Piccola come una bambina e piccola di fronte ai millenni.
Strano come l’emozione, il rispetto per le tradizioni, l’orgoglio per essere parte di questa terra possa fondersi con una Gioia e un divertimento così… “accesi”. E io ho ancora stampato sul viso il sorriso che l’ha illuminato domenica.

(se dovessi scegliere una colonna sonora… sarebbe “L’uomo vivo (Inno alla Gioia)” di Capossela…d’altronde lui si maschera anche da “Boe”!)


foto by Nucch!

venerdì 25 gennaio 2008

40 - U2

I waited patiently for the Lord
He inclined and heard my cry
He brought me up out of the pit
Out of the miry clay

I will sing, sing a new song
I will sing, sing a new song

How long to sing this song?
How long to sing this song?
How long...how long...how long...
How long...to sing this song

He set my feet upon a rock
And made my footsteps firm
Many will see
Many will see and fear

I will sing, sing a new song
I will sing, sing a new song
I will sing, sing a new song
I will sing, sing a new song

How long to sing this song?
How long to sing this song?
How long...how long...how long...
How long...to sing this song?

giovedì 24 gennaio 2008

Do i numeri

7/8
40-1


e chi più ne ha, più ne metta!

(il fatto che io dia i numeri... non è esattamente una novità!)


AGGIORNAMENTO del 31 gennaio:

2+2=5
161 156
16

chi offre di più?!

mercoledì 16 gennaio 2008

Winter Slice: votatemi!!! :-D

Votatemiiiiiiiii...... QUI

(si può votare fino al 30 gennaio)

giovedì 10 gennaio 2008

Winter Slice

Tempo fa avevo promesso ad Andrea di partecipare al suo contest, Winter Slice... Dovrei cercare le foto da iscrivere al contest, spero di fare in tempo in questi ultimi giorni...
Intanto vi lascio il link, così potete andare a dare uno sguardo!

Dimenticavo di segnalarvi lo sponsor: "La Compagnia dei Cavatappi" :-D




Aggiornamento: ho scelto le foto. Risalgono a qualche inverno fa, anche perché è da molti mesi che non scatto fotografie...










venerdì 4 gennaio 2008

Giallo... canarino

Il 2008 è arrivato e quasi non me ne sono accorta. è arrivato e avevo a fianco una persona speciale. Ancor più speciale per essermi stata accanto mentre venivo consumata da un virus gastrointestinale, che ci ha accomunati ed abbrutiti (perfida malagenia!) eppure ci ha visti uniti nella lotta.
Non mi sono ancora ripresa del tutto, per cui questa spossatezza mi rallenta (ancora più del solito) e persino fare un cruciverba o un sudoku diventa quasi un'impresa...
Navigo svogliatamente su Internet, ed è incredibile quanti pensieri riesca ad inseguire contemporaneamente la mia mente. Ed è incredibile quante cose si possano trovare sulla rete. Più di quante immagineresti. Più di quante, forse, vorresti.
Sono sempre stata convinta del fatto che, se uno si pone un obiettivo, lo possa portare a compimento. Spesso non persevero a fondo, ma in genere, se voglio, riesco a trovare ciò che cerco. Forse ha ragione chi dice che sono un cane e cassa.
Il destino vuole che, a volte, si trovino pure delle cose che non si stavano cercando affatto. E così, mentre sono in balia della corrente dei link, quella che ti porta da un blog che conosci ad un altro che non conosci ad un altro che conosci ancora meno (adoro la rete!), trovo il blog di una persona conosciuta qualche tempo fa, frequentata per un breve periodo. Ora so che, un giorno o l'altro, anche lui troverà il mio blog, sempre che non l'abbia già trovato, perché un mio amico è amico di un suo amico :-|
Cavoli, è piccolo il mondo, ma d'altra parte è da un po' che ho deciso di non scappare più. E, detto tra noi: non c'è proprio nulla da cui scappare, ma mi è venuta così... e diciamo che non è la prima volta che mi capita di dire una frase a caso (vi risparmio l'esempio, perché non me lo ricordo più!).

Do uno sguardo al blog e mi rendo conto che non rispondo ai commenti da circa un mese. Non ho fatto gli auguri a nessuno... Ve li faccio ora: AUGURI!!!! Scusatemi ma non avevo un pc. (e chissà se li avrei fatti, a prescindere, considerando quanto è stato intenso l'ultimo periodo!)
Praticamente, sempre più ho ripreso a scrivere solo per me stessa, perché le amicizie e i rapporti tra blogger vanno anche coltivati, e io non sto coltivando proprio nulla, ultimamente. Pigrizia mentale totale.
Buoni propositi per il nuovo anno: essere meno pigra (anche in questo), coltivare la forza di volontà e la perseveranza (da applicare allo studio), leggere più libri.

Non ho fotografie degli ultimi mesi. Incredibile ma vero. Ho passato gli ultimi anni a fotografare qualsiasi cosa mi capitasse sotto tiro, oggetti persone ricorrenze. Non ho una sola foto dei miei 31 anni, di Natale 2007 nè di questo Capodanno. Non "scrivo" dall'11 settembre, giorno in cui scrissi alcune laconiche frasi su una persona che si era appena dimostrata per ciò che era realmente, e poche altre frasi poi finite anche nel post (altre parole).
Da allora, fogli bianchi. Sono stata troppo impegnata a vivermi le cose piuttosto che a pensare pensare e rimuginare. Sono contenta dei passi che ho fatto. So che ne farò molti altri.


Pensieri sparsi.
Orgasmo globale (vedi post precedente): è stato bello e interessante - e ovviamente dopo ci siamo riaddormentati.
Ho visto nascere un bambino ed è stata un'emozione pazzesca. Gli occhi che ti si riempiono di lacrime e neanche te ne accorgi.

Ricordo cose di cui avrei voluto scrivere quest'estate.
Hypnos e Thanatos.
Ricordo quando non riuscivo a dormire.
Ricordo quando avevo paura di ciò che potevo sognare.

Ci sono dei libri che mi stanno aspettando.
A mezzanotte uscirà finalmente anche in Italia il settimo libro di Harry Potter. Quello che io ho letto in inglese, senza dizionario, sdraiata su un divano a Palermo, nelle giornate più calde dell'estate. Mentre cancellavo dalla mente delle cose inutili... Altro che "Lacuna"!!!
A proposito... qualche giorno fa, cercavamo di vedere un film "Eternal Sunshine of the Spotless Mind" (mi rifiuto di scrivere il titolo italiano perché fa troppo schifo e toglie tutta la poesia originaria)... a parte il fatto che riuscire a vedere il film ha per noi presentato qualche difficoltà, è curioso come le cose a volte si colleghino tutte tra loro (oltre ad alcune frasi fantastiche dette dai protagonisti): l'ultimo spot della Fiat ha come colonna sonora proprio un brano della colonna sonora di quel film :-)
E il testo è tratto da un racconto di Peter Bichsel.

Chissà se avete mai sentito questa storia.
C'era un bambino che chiamava le persone gli "hello", i ciao.
Quindi non diceva: "Guarda quell'uomo", ma diceva invece: "Guarda quello hello" o diceva:" E' venuto uno hello", "c'è uno hello alla porta".
Il motivo era semplicemente che sentiva suo padre dire alla gente: “Hello”.
Se si dice tavolo a un tavolo e sedia a una sedia, allora quelli a cui si dice “hello” devono essere gli Hellos.
Quello che mi piace di questa storia è che gli Hellos sono molto più simpatici de "la gente".
Mi sembra che gli Hellos siano molto più dotati delle qualità semplici e comuni di un uomo.
Gli Hellos sono una sorta di speranza.
L'unica cosa che devi fare è diventare uno hello.
E' semplicissimo: basta guardare le cose con occhi nuovi.


Intanto ho preparato l'ennesimo canarino.

"Ciao, potrei darti un passaggio, se ti va...
Fa freddo..."
"Comunque tu non sei un maniaco, vero?!"
"No, non sono un maniaco, sei tu che hai iniziato a parlare con me..."
"Questo è il trucco più vecchio del manuale dei maniaci..."

"Fammi vedere le costellazioni che conosci."
"Non lo so... non ne conosco nessuna."
"Fammi vedere quelle che conosci."
"Va bene... va bene. Quella è Osidio... Osidio l'enfatico."

(Eternal Sunshine of the Spotless Mind)



Concluderò questa lunga accozzaglia di pensieri con delle frasi che non possono assolutamente mancare (pregnanti perle di saggezza):
- che ridere
- non hai capito
- secondo te? figurarì

Kretone, non gioco più.