giovedì 31 gennaio 2008

Carnevale 2007

Quest'anno nessuna esperienza con il Carnevale, purtroppo.
Riciclo il post dell'anno scorso, perché lo avevo pubblicato sull'altro blog, e perché, a ripensarci ora, ci fu qualcosa di profetico!! :-D

(post del 18 febbraio 2007)

Signore e signori….
Compagni e compagne….. ;-P

Cittadini e cittadine…
Non trovo parole che rendano giustizia alla mia euforia.

O meglio… non ho trovato parole che rendessero giustizia alla mia euforia di domenica scorsa, durata anche nei giorni seguenti…. Perciò la nascita que
sto post è stata un po’ travagliata, sapevo ciò che volevo scrivere, ma non riuscivo a scriverlo…. Alla fine ho deciso di pubblicare quell’accozzaglia di pensieri che bussava sul mio cranio per uscire fuori….
Rinuncio ad un racconto dettagliato (…) e faccio spazio alle sensazioni! :-)

Poco più di una settimana fa, Totò & my brother mi hanno fatto saper
e – da Palermo!! – che domenica 11, a Cagliari, si sarebbe svolta una sfilata con le maschere della tradizione etnica sarda.
Ho subito cercato conferma della notizia su Internet, e ho letto i nomi dei gruppi dei vari paesi che avrebbero dovuto partecipare: i Mamuthones di Mamoiada, i Thurpos di Orotelli, i Mamutzones di Samugheo, i Boes e Merdules di Ottana, Sos Tumbarinos di Gavoi, S’Urthu di Fonni, S’Urzu e Sos Bardianos di Ulatirso, Sos Maimone
s di Olzai e di Lodine, Su Bundu di Orani, Sos Colonganos di Austis, Su Thurcu di Ollolai, Is Mustaionis di Sestu e Is Xrebus di Sinnai, le maschere da gatto di Sarule e quelle da cavallo di Neoneli, Su Coligori di Tonara; i travestimenti di Lodè, Oniferi e Ortueri.
Confesso una cosa di cui non sono per niente orgogliosa: conosco pochissimo riguardo le tradizioni della mia bellissima Isola, tanto è vero che mi riprometto sempre di r
imediare a questa mia mancanza… Morale della favola: tra tutti i gruppi nominati, praticamente conoscevo solo i Mamuthones e, tra l’altro, li avevo visti solo alla tv. Non avevo dubbi sul fatto che tra le altre maschere ce ne fossero altre spettacolari, quindi sono andata là con il desiderio di vedere i Mamuthones, e piena di curiosità per tutto il resto.
Quando io e Nuccia siamo arrivate in via Roma, la sfilata era già iniziata…

Quando ci siamo rese conto di aver perso qualcosa (siamo rimaste prigioniere del traffico!), siamo corse verso la folla, giusto in tempo per vedere il corteo di
Boes e Merdules , bue e padrone, uomo e bestia, legati da una fune, inesorabilmente. Hanno dato vita a scene emozionanti, con il bue che si sdraiava per terra rifiutandosi di andare nei campi a lavorare, mentre il "merdule" lo spronava con un bastone…
Con loro c’era anche “Sa filonzana”, una sorta di Parca della morte, di cui ho pubblicato qua sotto la foto…

Come inizio, non c’era male!

Nuccia sembrava una trottola impazzita…la vedevo lanciarsi in mezzo alle maschere, e trottare da una parte all’altra, per scattare delle fotografie meravigliose…

In mezzo alle rappresentazioni più “serie”, che suscitavano in me un rispett
o quasi mistico, c’erano altri gruppi che facevano scherzi, o che facevano ridere a più non posso. Alcuni indescrivibili (letteralmente: non saprei davvero in che modo descriverli!!)
Ho riso come una matta quando i ragazzi
(uomini?! Impossibile stabilirlo con certezza, per via delle maschere!) del gruppo “Su Bundu” di Orani ci hanno inseguite con il forcone… quando uno degli "Urthos e Buttudos" di Fonni (sempre che io non stia prendendo l'ennesima cantonata.....) è venuto a tingermi la faccia con le sue mani nere, annerite con il sughero bruciato..

Vorrei descrivere tutto, ma non conoscevo i gruppi, e comunque non sono in grado di fare descrizioni dettagliate… e, soprattutto, le emozioni che ho provato vanno al di là di qualunque descrizione io possa riuscire a farne.
I Mamuthones mi hanno veramente emozionata. Non è possibile descrivere cosa si prova a sentire lo strepito dei campanacci fatti suonare all’unisono, con i loro movimenti cadenzati… l’emozione tra noi spettatori era quasi palpabile. Eravamo tutti sbalorditi e silenziosi. In quel momento non c’era nient’altro. Non sentivo nient’altro. Solo il tintinnio delle campane/campanacci. Loro sono arrivati per ultimi, a chiudere la sfilata. Avrei voluto che non finisse mai.


(“I Mamuthones e Issohadores provenienti da Mamoiada che caracollano lenti al ritmo di una danza ubriacante, sacra e malinconica, rivolta a scacciare gli spiriti maligni da persone e armenti, incedono fra la gente che li adora tanto da voler essere uno di loro; le maschere cupe producono nel silenzio un unico e intenso strepito di campanacci in un rito inebriante di misteriosità.”)

I Mamuthones erano accompagnati dagli Issòhadores, armati di soha (laccio)… ma io non sapevo che con il lazo prendessero di mira le ragazze! Così, all’improvviso, mi son ritrovata “accalappiata”, e l’Issòhadore mi ha detto “Auguri”… io sorridevo, felice, e non avevo ancora capito niente. Pensavo solo a quanto fossero bravi con quel laccio.
Quando dico a Nuccia che mi avevano appena acchiappata, lei mi fa: “Allora ti fidanzi” e io: “Con lui??!!” “Non necessariamente..”

….E così, pare che essere prese da un Issòhadore sia di buon auspicio…
Poco dopo, sono stata acchiappata anche da un altro.
“Auguri”
“Grazie”
Io ero semplicemente felice. Felice con il mio volto sporco di nero, con tutte le emozioni che ancora stavo vivendo.
Mi sentivo come ebbra.


“Scanditi dal rintocco cadenzato dei campanacci, poi, la folla è esplosa in un fragoroso applauso al passaggio dei barbaricini Mamuthones, mentre gli Issòhadores che li accompagnavano non hanno mancato di prendere al lazzo le donne più belle che vedevano tra la gente. Apprezzate anche le maschere meno conosciute e quelle provenienti dal Campidano, mentre la festa in serata è continuata al suono di launeddas, organetti, fisarmoniche e con balli in piazza.” (da “L’Unione Sarda” di lunedì 12 febbraio)

Sul palco, davanti al Largo Carlo Felice, intanto, avevano iniziato a suonare. Senza quasi rendermene conto, ci siamo ritrovate in mezzo a tanti ragazzi che ballavano “su ballu tundu” (
ballo sardo )
Io non ne sono capace, ma, intanto, li osservavo affascinata – anche un po’ invidiosa! :-)
Era una festa meravigliosa.

Mentre andavamo via, percorrendo via Roma a ritroso, seduti ai tavolini dei bar sotto i portici c’erano tante delle maschere che hanno reso la sfilata così bella… anche solo vederli così era uno spettacolo…
Poi abbiamo visto due tipi con le pellicce bianche addosso, e la maschera sul volto, che andavano a braccetto, zoppicando e lamentandosi….e facendo scherzi ai passanti…

Mi sono sentita addosso, per la prima volta dopo tanti anni, lo spirito del carnevale, ma non il dovere di mascherarsi a tutti i costi, il dovere di divertirsi – in genere, nelle occasioni in cui ci si DEVE divertire, io non mi diverto affatto! – era proprio un divertimento spontaneo…divertimento allo stato puro.

Sono tornata a casa pervasa dal sacro fuoco dei Mamuthones
Come mi sono sentita domenica?
Felice, come sanno esserlo solo i bambini, capaci di stupirsi, perché guardano il mondo con occhi ancora innocenti.
Stupita, appunto.
Entusiasta.
Orgogliosa. Delle mie origini.
Piccola. Piccola come una bambina e piccola di fronte ai millenni.
Strano come l’emozione, il rispetto per le tradizioni, l’orgoglio per essere parte di questa terra possa fondersi con una Gioia e un divertimento così… “accesi”. E io ho ancora stampato sul viso il sorriso che l’ha illuminato domenica.

(se dovessi scegliere una colonna sonora… sarebbe “L’uomo vivo (Inno alla Gioia)” di Capossela…d’altronde lui si maschera anche da “Boe”!)


foto by Nucch!

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Il carnevale ha sempre un grande fascino, ma credo lo abbia soprattutto per le grandi differenze locali e particolarità che si possono trovare. ;)

Robba12 ha detto...

scusa, ma non riesco proprio a togliermi dalla testa la parca della morte...è brutta forte cavoli...
p.s. c'ho pure l'ipod ;)

dharani ha detto...

@ signor ponza: sì, sarebbe bello conoscere tutte le tradizioni... io invece sono ignorante persino sulle tradizioni che riguardano la mia terra! :-)

@ captain's charisma: in effetti la filonzana non è molto rassicurante...
mi raccomando, ricordati di me nel tuo testamento... anche se ti consiglio di smettere con la Red Bull, e di preservarti a lungo!!

Anonimo ha detto...

il problema è che a quanto pare o li tieni cosi oppure rimani sola visto che gira che rigira nessuno pare salvarsi...allora che fare?? mah! grazie per il passaggio! un bacione!Ila

Anonimo ha detto...

In Svezia, dove vivo, il carnevale non c'è nemmeno :-(
Un saluto

Chit ha detto...

Il carnevale qui a Trieste è più importante della festa del patrono della città. :-D

kabalino ha detto...

la raccolta differenziata anche per i post mi sembra una bella cosa...evviva il riciclo! ;)

Anonimo ha detto...

onestamente: il carnevale non mi ha mai molto interessati, se tu non ci scrivevi mi sarei dimenticata :O

sono grave?

Anonimo ha detto...

hai spiegato benissimo,
infatti ti capisco anche a me piace il carnevale "vecchio", ma quello che vedo ora in giro... mah!

Anonimo ha detto...

ti ho risposto da me, sei velcoe come un blitz...

guccia ha detto...

Che meravigliosa anarchia il carnevale!

Roby67 ha detto...

Oggi sto visitando il tuo blog. Mi fa piacere ti sia piaciuto il mio. Sicuramente avremo modo di scambiare opinioni anche in seguito. Ciao!

Anonimo ha detto...

scusa se commento qui, ma ancora non ho capito come fare per commentare, se sei il primo a doverlo fare... =)
ma quindi questo biomassa non serve a nulla? =)
bacioni

daniela ha detto...

Ma come mai hai disattivato i commenti per gli ultimi post?
Io il carnevale non riesco mai a vivermelo, eppure come idea mi piace... Biomassa è un vero mito! :-)

Anonimo ha detto...

sparita?

Pippi ha detto...

Arrivo dal blog di Diego. Questo tuo post mi ha riscaraventata in via Roma alle sfilate di San'Efisio e alla sagra degli agrumi di Muravera, 2 appuntamenti l'anno quasi tutti gli anni per tredici anni ... la Sardegna. L'ho amata quasi che fosse mia terra.