lunedì 26 novembre 2007

mandala #2, varie ed eventuali

Ho dormito poco e male. Ho fatto sogni agitati. Mi son buttata giù dal letto per correre a fare tirocini. Uno strano mix di stanchezza, malessere fisico e ansia mi attanaglia. Non riesco a scrollarmi di dosso questa brutta sensazione. Sarebbe bello poter ricevere un aiuto esterno, ma so che l'aiuto lo posso trovare solo dentro di me. Cerco di escogitare un modo per rilassarmi, placare la mente, arrestare il flusso di pensieri, che vanno tutti nella stessa direzione.

Fermateviii!

Come già fatto tempo fa, decido di colorare mandala.

[31/05/2006 23:11]
Oggi ho fatto il mio secondo prelievo. Con la siringa, stavolta. Mi tremava la mano, ma non per la paura (l'altra volta avevo terrore, stavolta no). Non mi sento molto bene, in questi giorni. Non ho nemmeno trovato la vena...o meglio...è scappata!! :))) Comunque alla fine è andata bene.
Oggi ho anche colorato il mio primo mandala. Anche se il libro l'avevo acquistato nel 2002... non è mai troppo tardi, comunque!
Così, in due giorni, ho finito: "Coraline" di Neil Gaiman (romanzo "horror" per bambini), "Come diventare bella, ricca e stronza" di Giulio Cesare Giacobbe (libro scandaloso, scorretto, immorale...divertente...di sicuro. Illuminante per certi versi. Anche se non ho nessuna intenzione di provare a sedurre un uomo ricco per sposarlo e spennarlo :-D) e poi sono passata alla spiritualità...passando attraverso "Terapia con i mandala" di Ruediger Dahlke. Tra l'altro, sto anche rileggendo "Il Piccolo Principe". Lo adoro.
Della serie: faccio qualsiasi cosa fuorché studiare. Tanto sapevo che oggi non avrei concluso nulla. Con quest'umore e questa stanchezza, poi... perciò mi sono rilassata con i Mandala e un po' di Buddha-bar. OMMMM!!

Le matite che ho comprato sabato sono morbide – andranno benissimo anche per colorare gli appunti. Uso quasi esclusivamente il rosso. Stranamente, non prendo nemmeno in considerazione le varie tonalità di azzurro.

On air: Buddha bar.

Acqua. Fuoco.

Domande. Risposte?


Non facciamo altro che correre correre correre, non si sa bene all'inseguimento di che cosa. Spesso non siamo in grado di soffermarci per godere di ciò che la vita ci regala, perché siamo troppo impegnati a correre.


"Buon giorno", disse il piccolo principe.
"Buon giorno", disse il mercante.

Era un mercante di pillole perfezionate che calmavano la sete.

Se ne inghiottiva una alla settimana e non si sentiva piu' il bisogno di bere.

"Perché vendi questa roba?" disse il piccolo principe.

"E' una grossa economia di tempo", disse il mercante.

"Gli esperti hanno fatto dei calcoli. Si risparmiano cinquantatre' minuti la settimana".

"E che cosa se ne fa di questi cinquantatre' minuti?"

"Se ne fa quel che si vuole..."

"Io", disse il piccolo principe, "se avessi cinquantatre' minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana..."

(Antoine de Saint-Exupéry, "Il Piccolo Principe")


Mi sono un po' calmata, rigiro la pietra colorata tra le dita.


"Ci sono notti dove ho paura di chiudere gli occhi
sono notti che non so spiegare
notti dove vorrei parlare
ma sono notti che le labbra bruciano nel sale..."

("Notti" - Africa Unite)


P.S. dopo lunghi giorni di silenzio, sono in piena fase logorroica...

P.P.S. Alla faccia dell'autoreferenzialità... non faccio altro che parlare di me :-P

7 commenti:

Anonimo ha detto...

E direi che è un bene!

daniela ha detto...

Non ho ben capito la cronologia dei tuoi deliri, ma va bene così! :-)
Il Piccole Principe è un cult.

dharani ha detto...

@ signor ponza: non so cosa sia un bene...ma va bene! :-D

@ daniela: ho provato a cambiare colore al delirio passato...magari così si capisce!
Il Piccolo Principe è meraviglioso :-)

digito ergo sum ha detto...

Il piccolo principe. Non è un libro. È un quadro, un film, un succo di frutta. Ed è stato piacevole rileggerne un pezzo. Del succo di frutta, intendo. Chi ha detto "scemo"? Va bene!

dharani ha detto...

@ digito ergo sum: un succo di frutta? Perché?

digito ergo sum ha detto...

Perché il piccolo principe é qualsiasi cosa. Qualsiasi. Il concentrato di un uomo che ritorna bambino e che simula, in ogni momento, gli occhi con i quali, da bambino, vedeva il mondo, è qualsiasi cosa. Anche la prima che mi è venuta in mente... il suco di frutta, appunto. "Mi disegni una pecora?"

Un abbraccio

PS: Piuttosto, la domanda dovrebbe essere "Perché la prima cosa che ti é venuta in mente é un succo di frutta?"

In questo caso rivolgersi il mio analista (ne ho una lista...)

dharani ha detto...

@ digito ergo sum: Perché la prima cosa che ti è venuta in mente è un succo di frutta? ;-)
Comunque hai ragione, quel libro è qualsiasi cosa. Per questo è il mio libro preferito. Perché, nella sua semplicità, racchiude qualsiasi cosa :-)
Grazie